Nella Giornata Mondiale del Libro voglio omaggiare questa grande “invenzione”. Non credo esista un brevetto riguardante il libro, ma di certo il suo inventore è stato geniale. Ci è stato permesso di fruire di un qualcosa che va oltre lo spazio-tempo.
In questi giorni pieni di caos, la lettura può essere di grande aiuto e consolazione. Per me lo è da sempre, ma in particolare dal 2020 in poi. Da dopo il Covid in poi.
Siamo immersi in un mare di parole, di notizie, di comunicazioni. Siamo più social che mai, più attenti alle news che mai. Questo grande rumore, mi ha fatto “ritirare”, andare in eremitaggio dentro di me. Ho smesso di scrivere per un po’.
Ho sentito l’esigenza di ascoltare, di fare silenzio e smetterla di dire sempre a tutti i costi la mia. Ho sentito come una chiamata per la lettura, una esigenza impellente all’apprendimento, all’introspezione e alla consapevolezza.
Leggere porta spesso un rischio con sé, quello di “impossessarsi” di conoscenze che ci fanno credere di essere competenti su tutto. La lettura, seppur grande portavoce dell’apprendimento è anche una pericolosa apportatrice di insipida intellettualità; quella intellettualità poco sensibile, per così dire “cattiva” e meschina. Per questo è piacevole integrare la lettura con l’esperienza, con un bel viaggio, con l’arte, con i racconti di chi ha vissuto quel contesto narrato in un saggio.
La lettura permette anche di spaziare, di oltrepassare i confini.
Amo fare sempre un confronto tra quello che leggo e la realtà, anche quando un libro mi presenta scenari poco “concreti”. Quando si tratta di fantasia mi piace destreggiarmi in un gioco avvincente con i miei nipotini, per avvicinare l’immaginazione alla realtà. Quando si parla di fantascienza mi piace esplorare nuove rotte, pensando a quali invenzioni potremmo realizzare per avvicinare quei mondi futuristici al nostro presente.
Le persone magari muoiono, le parole volano, ma le parole scritte restano…. Per sempre. E le nostre frasi, i nostri discorsi, i vissuti, le fantasie, le scoperte, i sogni possono vivere anche oltre la nostra morte. Chissà che in realtà noi esseri umani non siamo altro che questo: parole scritte nel grande unico libro dell’esistenza umana. Un libro per tutti.